Egregi connazionali !
Oggi, l’Azerbaigian vive nelle condizioni dell’indipendenza da otto anni. Uno dei successi principali raggiunto da noi nel periodo dell’indipendenza è che abbiamo ottenuto la possibilità di creare una rappresentazione obbiettiva del periodo e degli avvenimenti della nostra storia che sono stati nascosti, falsificati e travisati da molti anni.
Uno di questi avvenimenti è la Giornata del genocidio degli Azerbaigiani che viene commemorato da noi oggi, il che ha già ottenuto la sua valutazione politica e legale dal nostro Stato.
Commemorando ogni anno il 31 marzo come la Giornata del genocidio degli Azerbaigiani, ancora una volta noi ritorniamo al nostro passato storico, noi commemoriamo col dolore le azioni sanguinose di massa realizzate apertamente contro il nostro popolo. Nei secoli XIX-XX il nostro popolo ha visto numerose tragedie terribili. Per mezzo degli Armeni, gli esecutori brutali e astuti della politica zarista, gli Azerbaigiani furono ripetutamente massacrati ed il nostro popolo fu l’oggetto delle sofferenze numerose. Le centinaia di migliaia degli Azerbaigiani furono sterminati, esiliati dalla patria, le città e villaggi antici furono devastati e distrutti.
La politica del genocidio condotta dai nazionalisti armeni per mezzo della Russia zarista all’inizio del secolo, negli anni 40-50 per mezzo del regime sovietico si intensificò a partire dalla metà degli anni 80 col pretesto della perestroika e ha suscitato le nuove tragedie e le sofferenze al popolo azerbaigiano. Purtroppo, queste azioni sanguinarie non sono state valutate politicamente né dalla società mondiale né dai capi della Repubblica d’Azerbaigian, ciò che ha sciolto le mani alle forze nazionalistiche e separatistiche. Infatti, a seguito della prima tappa del conflitto di Nagornyi Karabakh impostoci nel 1988 le centinaia di migliaia degli Azerbaigiani sono stati esiliati dalle loro terre storiche, nel gennaio 1990 sono state commesse atrocità contro il popolo che ha protestato contro questa ingiustezza, nel 1992 ha avuto luogo il genocidio sanguinoso di Khodjali.
In seguito delle azioni degli invasori e ideologhi armeni e la loro pulizia etnica, più di un milione dei nostri connazionali sono stati esiliati dalla patria. Solo nel secolo XX più di due milioni degli Azerbaigiani hanno subito la politica abominevole del genocidio realizzata dai nostri nemici. Però, nonostante queste tragedie, difficoltà, ingiustezza, il nostro popolo ha continuato di vivere, ha sempre cercato l’indipendenza e ha dimostrato la forza di volontà.
Oggi, noi ricordiamo, ancora una volta, la nostra storia. Siamo fieri dei successi, siamo delusi delle perdite. Oggi, ci sono tutte le ragioni perché l’Azerbaigian possa vivere come lo Stato indipendente, cerchi di fare tutto per eliminare l’ingiustezza che ha avuto luogo nel passato.
Il nostro compito principale è di creare la memoria forte relativa al genocidio commesso contro il nostro popolo nel secolo scorso, dobbiamo raggiungere la valutazione politica e legale internazionale di queste tragedie, eliminare le loro conseguenze e fare tutto che nessuna cosa simile ripeta più. Per tutto questo bisogna dimostrare l’unità nazionale forte. Ogni tradimento e invasione possono essere prevenuti grazie agli sforzi e alla volontà mirati alla lotta inesorabile in nome dello Stato azerbaigiano indipendente che è il nostro scopo superiore.
Vi invito all’unità, alla lotta inesorabile in nome della difesa degli interessi nazionali e dei diritti del nostro popolo!