Dal discorso del signor Heydar Aliyev, Presidente della Repubblica dell`Azerbaigian, durante l`incontro con la delegazione italiana diretta da Umberto Ranieri, il Sottosegretario di Stato agli Affari Esteri - Palazzo del Presidente, il 14 giugno, 2000

Heydar Aliyev: Gentili ospiti!

Sono lieto di salutarvi qui, in Azerbaigian. E sono contento di aver la possibilità di discutere con voi sulle questioni riguardanti le relazioni tra l`Azerbaigian e l`Italia. Sono lieto che voi abbiate accettato il nostro invito a venire qui. E` vero - ho visto il vostro programma - siete venuti qui per un periodo molto breve. Nondimeno, per quanto ne sappia io, sin dalla mattina voi siete riusciti ad avere una serie di incontri. Spero che siate soddisfatti dei risultati degli incontri e delle conversazioni.

Le relazioni tra l`Italia e l`Azerbaigian sono molto buone ed amichevoli. E la mia visita ufficiale in Italia nel 1997 e i documenti stipulati fra l`Italia e l`Azerbaigian sono una tappa importante per un ulteriore sviluppo delle relazioni tra i nostri paesi.

Prima ed anche dopo questa visita, noi abbiamo avuto tanti altri incontri a diversi livelli. Ma io ritengo che durante la mia visita in Italia abbiamo sviluppato tutte le nostre relazioni al debito livello. Di recente, abbiamo festeggiato la vostra festa nazionale - il Cinquantaquatresimo anniversario della creazione dell`Italia democratica. L`Italia è un paese antico e il popolo italiano ha arricchito la civiltà mondiale con grandi scoperte e valori culturali. Ma noi celebriamo soltanto il suo cinquantaquatresimo anniversario. É chiaro, perché l`Italia conta la sua nuova storia dall`anno in cui è stata promulgata la Costituzione italiana tramite il referendum popolare e l`Italia è diventata un paese democratico.

Noi, come stato, siamo giovani. Abbiamo festeggiato soltanto l`ottavo anniversario dell`indipendenza dell`Azerbaigian. Durante questi anni siamo riusciti a fare molte cose, soprattutto per lo sviluppo delle nostre relazioni internazionali e, in particolare, per quelle con l`Italia. L`Italia per noi ha un grande valore, anche perché è membro del Gruppo di Minsk dell`OSCE per la mediazione pacifica del conflitto Armenia-Azerbaigian. E a proposito, la prima presidenza del gruppo creato nel 1992 era stata affidata all`Italia. Nel 1993, quando io sono diventato presidente e capo dello stato, il mio primo incontro su questo conflitto l`ho avuto con il presidente del Gruppo di Minsk dell`OSCE, con il Signor Raffaelli, dell` Italia. In quel tempo era sottosegretario di Stato al Ministero degli Affari Esteri. Dopo di allora i presidenti sono stati cambiati molte volte. Adesso il Gruppo non viene diretto da un solo stato, ma da una presidenza rappresentata da tre paesi: la Russia, gli Stati Uniti e la Francia. L`Italia in quanto membro del Gruppo di Minsk, senza dubbio, ha una grande importanza per noi anche in questa questione. Io La saluto nuovamente e La ascolto.

Umberto Ranieri: Grazie, Signor Presidente, per le Sue parole. Per me è un onore incontrarmi con Lei. Penso di esprimere con queste parole i sentimenti di tutta la nostra delegazione.

Nella composizione della nostra delegazione sono presenti anche rappresentanti del Consiglio d`Europa.

Io condivido con Lei l`opinione sul carattere positivo delle relazioni tra l`Italia e l`Azerbaigian. Penso che per il momento abbiamo le condizioni non solo per l`ulteriore consolidamento delle nostre relazioni, ma anche per poter svilupparle in tutti i campi. Ci sono molti campi in cui noi possiamo migliorare le nostre relazioni in futuro. Questi campi sono l`economia, la politica e la cultura.

La ringrazio per aver ricordato la Sua presenza alla festa nazionale, il 2 giugno, il Giorno dell`Indipendenza d`Italia. E` stato un grande onore per noi, e penso che la Sua visita in Italia sia stata anche una tappa importante dopo la quale le relazioni tra i nostri paesi hanno cominciato a consolidarsi ed a svilupparsi sempre di più.

Inoltre, vorrei rammentare che noi saremmo molto felici di assistere all`apertura dell`Ambasciata dell`Azerbaigian a Roma.

L`Azerbaigian è un paese dove la democrazia è ancora molto giovane. E penso che debba avere l`appoggio dei paesi in cui la democrazia esiste da molto tempo. Anche l`Italia è relativamente giovane in quanto paese democratico. In quanto paese unitario ha centotrenta anni, ma come repubblica l`età dell`Italia viene contata solamente dal 1946. In altre parole, questa età non è così avanzata, rispetto agli altri paesi dove la democrazia è più vecchia. Prima è nata la cultura e la nazione italiana, poi lo stato italiano. La formazione della nazione italiana è un processo molto lungo, ma come repubblica l`Italia è giovane. Anche questo è una delle fonti dei problemi del nostro paese.

La ringrazio per l`opportunità di discutere alcune questioni e penso che l`Italia avrà un ruolo importante nella risoluzione pacifica del conflitto di cui si occupa il Gruppo di Minsk dell`OSCE. Riteniamo che noi possiamo notevolmente migliorare le relazioni economiche e culturali tra i nostri paesi.

Vengo da una città che mi ricorda Baku, sono di Napoli. A Napoli ci sono molte vie dedicate a Baku. La ringrazio, Signor Presidente.

Lei sa che l`argomento principale della nostra visita di oggi è la discussione delle questioni sull`entrata dell`Azerbaigian nel Consiglio d`Europa. In questo semestre l`Italia è presidente del Consiglio d`Europa, e uno degli impegni dell`Italia, cioè la cosa che l`Italia cerca di ottenere durante la sua presidenza, è la creazione delle condizioni per far entrare l`Azerbaigian nel Consiglio d`Europa.

Oggi abbiamo avuto molti incontri per poter studiare dettagliatamente gli aspetti di questa prospettiva. Noi valutiamo altamente il lavoro che hanno eseguito le autorità azerbaigiane per rendere la legislazione azerbaigiana più adeguata allo standard europeo richiesto dal Consiglio d`Europa. Siamo sicuri che l`Azerbaigian proseguirà in questa direzione con successo. Per il momento concludo il mio discorso.

Heydar Aliyev: Grazie. Lei ha accennato alle relazioni economiche, scientifiche e culturali tra l`Italia e l`Azerbaigian.

Senza alcun dubbio, anche noi, come dice Lei, riteniamo di doverci sforzare per sviluppare le nostre relazioni, le relazioni tra i nostri stati, paesi in questa direzione.

Lei sa che in questo senso noi abbiamo fatto un passo molto notevole. Adesso nel settore azerbaigiano del Mar Caspio lavora con successo la vostra compagnia Agip. È stata fortunata nel secondo contratto a cui partecipa. Abbiamo scoperto una grande quantità di gas, più di quello che aspettavamo, e perciò in un prossimo futuro utilizzeremò i risultati del nostro lavoro. Nel nostro settore del Mar Caspio c`è un`altro giacimento promettente - "Kurdashi". Ci sono state molte offerte da parte di compagnie stranieri per lavorare in questo giacimento. E sono stato molto contento che l`Agip abbia vinto la gara d'appalto e che adesso, insieme ad altre compagnie, abbia già cominciato il lavoro - la trivellazione dei pozzi. Tra breve possiamo aspettare anche lì dei risultati. Cosicchè la vostra compagnia più grande, l`Agip si fermerà in Azerbaigian per un lungo periodo, per decenni.

Sicuramente abbiamo delle opportunità per sviluppare le nostre relazioni anche in altre direzioni. Ma io penso che, come ha detto Lei, l`argomento principale del nostro incontro sia il fatto che l`Italia presiede il Consiglio d`Europa e che l`Azerbaigian tra poco debba diventare membro a pieno titolo del Consiglio d`Europa. In relazione a ciò io plaudo alla Sua visita e ritengo che i nostri rapporti personali possano darLe un`idea più chiara sull`Azerbaigian di oggi.

Le tradizioni democratiche, la democrazia, in Italia hanno una storia considerevole. Si può dire persino che l`Italia sia troppo democratica, cambiate spesso governo.

Umberto Ranieri: Adesso non così spesso

Heydar Aliyev: Senza dubbio, l`Azerbaigian è giovane in quanto paese indipendente, e la nostra democrazia è giovane. Ma noi pensiamo di aver fatto durante questo breve periodo abbastanza cose per consolidare i princìpi e i valori democratici in Azerbaigian. La cosa principale è che, in quanto paese indipendente, l`Azerbaigian abbia posto il suo obbiettivo principale, quello di camminare sulla strada della democrazia, e questo è stato stabilito nella nostra Costituzione. Ma insieme a ciò sono lieto che ci sia la possibilità di parlare direttamente con Lei su questo argomento, ed adesso lo faremo.

Fonte: "Operaio di Baku" il 15 giugno, 2000.